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L'indice originario dell'"Effemeride sagro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua diocese et territorio" (Milano 1676-1677) di Donato Calvi porta il titolo, in tutti e tre i volumi dell'opera, di "Tavola delle cose più notabili". Ordinato secondo un criterio alfabetico esso è articolato in numerose voci, dall'"Accademia" agli "Usi, & costumi diversi". Ogni lemma contiene delle sotto articolazioni (come "Afflittioni della Patria": "Per febbri, brine, nevi, & geli", "Per fulmini" ecc.) strettamente legate al montaggio barocco dell'Effemeride. Tale costruzione rende oggi irrecuperabili molte notizie, sepolte nell'enciclopedico andamento della principale opera storiografica bergamasca del Seicento. L'allestimento di indici moderni fa ora affiorare in superficie nuove informazioni, rendendo consultabile l'opera nella sua complessità. Oltre ai tradizionali indici delle date, dei nomi e dei luoghi citati, sono stati realizzati quelli delle abbreviazioni delle fonti e delle fonti medesime.